Finisce in parità, e giustamente, fra Benevento ed Ascoli nel giorno del debutto del tecnico Cannavaro
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Al primo affondo l'Ascoli ha colpito (Botteghin di testa ha approfittato di una voragine difensiva), poi ha disposto del Benevento rendendosi pericoloso almeno in un altro paio di occasioni (Quaranta, Collocolo). Cambia squadra e musica in avvio di ripresa, con i subentranti Schiattarella, Simy ed il redivivo Farias a calpestare il prato, vivacizzare la manovra a centrocampo e comporre qualche trama offensiva - perché se non si tira proprio in porta è difficile far gol... E' un Benevento più ordinato ed anche efficace nell'unica, vera manovra d'attacco portata, con le due punte che toccano entrambe il pallone in area (Simy si vede respingere la sua zuccata) e Ciano a far da sponda vincente per il brasiliano che deposita in rete. Una fiammata che basta a raddrizzare il risultato, produce qualche sensazione positiva che impaurisce sulle prime l'Ascoli (baricentro molto più arretrato, nel caso), ma che poi non viene sfruttata a dovere e va lentamente spegnendosi per vivere di qualche episodio: uno straordinario riflesso di Paleari su Mendes (che va segnalato nonostante poi il bianconero sia stato penalizzato dal fuorigioco) ed una traversa colta da Improta allo scadere del tempo regolamentare, con uno di quei tiri benedetti dalla casualità che, talvolta, indirizzano un esito. Destino, invece, in questo caso contrario. Da citare anche due ulteriori infortuni in casa Benevento, nel reparto difensivo a gara in corso: Veseli e Glik, da valutare nel prosieguo del torneo.
Per come s'era messa, il pareggio è più che buono. Per come si voleva che fosse – e cioè almeno una dimostrazione di buona volontà – due punti lasciati per strada. Per come appare oggi il Benevento, piegato sulle gambe, psicologicamente provato, alla ricerca di una fisionomia tattica, il punto incamerato vale come l'iniezione d'una prima dose (di fiducia). La strada da percorrere, per il nuovo allenatore e la squadra che avrà in mente, è lunga e tortuosa ma non impervia. Lo scopriremo giocando.
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Il tabellino
Benevento: Paleari; Letizia, Acampora, Karic (46' Farias), Glik (61' Pastina), Improta, Foulon (46' Schiattarella), Ciano, Leverbe, Veseli (24' Capellini), Forte (46' Nwankwo). A disp.: Manfredini, Lucatelli, Masciangelo, Tello, Thiam Pape, Vokic, Koutsoupias. All. Fabio Cannavaro
Ascoli: Guarna; Quaranta, Caligara (82' Salvi), Dionisi (62' Bidaoui), Gondo (46' Mendes), Collocolo (70' Eramo), Falzerano (82' Ciciretti), Botteghin, Falasco, Bellusci, Buchel. A disp.: Bolletta, Baumann, Simic, Lungoyi, Donati, Giordano, Giovane. All. Cristian Bucchi
Ammoniti: Gondo, Caligara, Acampora, Buchel, Botteghin, Bellusci, Farias.
Le reti: 6' Botteghin, 48' Farias
Arbitro: Michael Fabbri di Ravenna. Assistenti: Dario Cecconi di Empoli e Filippo Bercigli di Firenze. Quarto Ufficiale: Francesco D’Eusanio di Faenza. Var e Avar: Gianluca Manganiello di Pinerolo e Pasquale De Meo di Foggia.